Avete mai sentito parlare di UX (User Experience)? Quante volte navigando tra le pagine dei siti web avete imprecato per un percorso troppo lungo e macchinoso di un’operazione che poteva essere semplice e immediata, finendo per rinunciare e addirittura spegnere il pc. Quante volte vi siete persi nel labirinto di un sito web mentre stavate cercando qualcosa, senza riuscire ad andare avanti o tornare indietro. E magari avete pensato che la colpa fosse vostra, della vostra poca confidenza con gli strumenti informatici.
In realtà la colpa è di chi ha progettato il sito web, perché non ha pensato alla facilità d’uso, alla fruibilità e all'efficienza che quel sito internet deve avere per il suo destinatario principale: non (solo) l’azienda ma l’utente finale.
Quando si parla di User Experience (ovvero Esperienza Utente) si fa riferimento a ciò che prova l’utente quando interagisce con un prodotto. Nel nostro caso un sito web, un app, un software… La User Experience di fatto non è qualcosa di tangibile ma è un insieme di accorgimenti che portano il tuo cliente a soddisfare il suo bisogno con il minimo sforzo.
Facciamo un esempio banale quanto ricorrente. Il tuo B&B è un’oasi di pace dove rifugiarsi dopo una settimana intensa di lavoro. I tuoi potenziali clienti ammirano le tue camere, la tua colazione biologica, i luoghi di interesse che possono visitare mentre sono in vacanza. Bene, corrono a prenotare ma non riescono perché la call to action è legata a un’applicazione di posta elettronica che deve prima essere configurata, con tutte le difficoltà del caso.
L’esperienza utente diviene così macchinosa e negativa, a tratti anche difficoltosa, quel tanto che basta per correre il rischio che il tuo nuovo cliente possa rivolgersi altrove.
Quale accorgimento si potrebbe mettere in atto in questo caso? Impostare un semplice form di contatto (da compilare con nome, indirizzo email e messaggio) con invio diretto dalla stessa pagina.
L’User Experience, nel web come in ogni altro settore, mette al centro i bisogni e gli obiettivi del cliente per plasmare un prodotto/servizio o uno strumento utile prima che bello. Per rendere i suoi destinatari felici e soddisfatti.
Cosa cerca il cliente? Cosa si aspetta? In che modo e in quanto tempo? Le parole d’ordine sono essenzialmente due: semplicità e immediatezza. Potete realizzare la grafica più bella e accattivante del mondo per il vostro sito o la vostra app, ma se l’utente non riesce a “fare ciò che vuole” il vostro sito e la vostra app è come se non esistessero per il semplice fatto che non sono fruibili e dunque utili.
Ma come si fa a rendere un sito web, un app mobile o un software fruibili? Bisogna mettersi nei panni dei fruitori del prodotto e capire quali caratteristiche deve avere quel prodotto per soddisfare quel determinato bisogno.
Il potenziale cliente del tu B&B sta cercando una location naturalistica in cui rilassarsi ma anche una zona strategica per visitare il territorio circostante? Struttura il tuo sito proponendo una gallery dettagliata della tua struttura, moduli di contatto e prenotazione ben visibili e info precise sulla localizzazione; poni l’accento sui servizi che offri: la tua struttura ha ristoranti convenzionati? Spazi relax? Accoglie gli amici a quattro zampe? Arricchisci il tuo sito web con pagine di approfondimento dedicate ai luoghi da visitare e ai piatti tipici da provare. Hai pensato di rendere il tuo sito web visitabile anche da tablet e smartphone per soddisfare anche il bisogno dell’informazione mobile?
Non lasciare nulla all'immaginazione o all'improvvisazione, l’esperienza utente per essere vincente deve essere totale: dalla grafica alle leggibilità dei contenuti, dalla struttura intuitiva dei menu alla velocità di caricamento delle pagine, fino alla fruibilità mobile.
Avete mai sentito parlare di UX (User Experience)? Quante volte navigando tra le pagine dei siti web avete imprecato per un percorso troppo lungo e macchinoso di un’operazione che poteva essere semplice e immediata, finendo per rinunciare e addirittura spegnere il pc. Quante volte vi siete persi nel labirinto di un sito web mentre stavate cercando qualcosa, senza riuscire ad andare avanti o tornare indietro. E magari avete pensato che la colpa fosse vostra, della vostra poca confidenza con gli strumenti informatici.
Oggi parliamo di social. Oggi parliamo di Twitter. Sì, perché non ci sono solo i siti web, le campagne di advertising e la SEO ad influenzare il successo di un’azienda sul web. Terreno fertile si trova anche nei social network, lì dove milioni di utenti circolano e sostano durante la giornata il più delle volte per svago. Ed è proprio lì che è possibile intercettare i bisogni dei consumatori 2.0, quelli dal web facile che ormai hanno abbandonato l’idea di prendere l’auto e fare un giro in negozio per guardare negli occhi il commesso dispensatore di buoni consigli.
Lo abbiamo detto tante volte, il web è uno strumento capace di allargare gli orizzonti di ogni tipo di business se fatto nel modo corretto e se sei un imprenditore che vuole emergere, espandersi e consolidare la sua posizione, non puoi ignorarlo perché oltre a non guadagnare… perdi!
Partiamo subito dall'inizio, partiamo con il dire cos'è una landing page. Una landing page è una pagina web, letteralmente pagina di atterraggio, progettata per rispondere in modo efficace ai bisogni di un target.
Il mondo dei social network non è solo svago, pettegolezzo e condivisione virale. Se usati in una corretta strategia di social marketing, per la tua azienda possono diventare terreno fertile di nuove opportunità.
Hai mai sentito parlare di parole chiave? Sono le più famose, in inglese, Keywords… e non sono altro che le parole che digitiamo su Google quando vogliamo trovare delle risposte alle nostre domande, informazioni su un determinato argomento o prodotto/servizio.
Oggi parliamo di Brand Awereness una parolina che fa parte del dizionario di base della lingua del web marketing e che è altrettanto importante quanto le più comuni SEO, Google Adwords, Social Media, User Experience e User Design.
Hai presente il passaparola? Non il giochino ma il diffondersi dello stato di soddisfazione, o insoddisfazione, di una certa esperienza sotto forma di consiglio… Ecco, quando pensi alla brand reputation pensa al passaparola.
C’è chi non lo prende in considerazione e chi, invece, ne approfitta ogni 3x2. Ci sono anche quelli che lo usano nel modo giusto, strategico, perché ne hanno capito perfettamente la funzione. Stiamo parlando dell’hashtag, la famosa etichetta che fino a poco tempo fa spopolava solo tra gli utenti di Twitter…
Sono ormai lontani i tempi in cui il ragioniere era costretto, carta e penna alla mano, ad aprire e chiudere mastrini contabili per la partita doppia; a protocollare preventivi, ordini e fatture su registri cartacei; a catalogare clienti e fornitori in pesanti faldoni.
Quant'è importante avere un sito web aziendale al giorno d’oggi lo sappiamo già. E se fai parte della piccolissima percentuale che ancora non lo sa – o finge di non saperlo - bastano poche parole per riassumere il concetto: tu non esisti, la tua azienda non esiste. Sul web, ovvio… ma oggi, nel 2018, il web è la piazza principale del mercato.
Molte volte sentiamo parlare - in modo errato - di SEO e SEM, come se l’uno escludesse l’altro. E invece no, perché la SEO non è altro che una delle attività della SEM.
Abbiamo già dato una definizione di e-mail marketing e spiegato a grandi linee quali sono gli step principali per integrarla in una strategia di web marketing di successo. Ora passiamo ai vantaggi che questo strumento porta con sé.
Sentiamo parlare di SEO - Search Engine Optimization - ovunque, della sua importanza nelle strategie di web marketing di un’azienda che mira a farsi spazio nel mercato del web; sappiamo che consiste nell'ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca, uno su tutti Google… ma come si fa la SEO?
Attenzione, chiariamo subito una cosa. Non basta mettersi davanti al pc e iniziare a mandare e-mail alla cieca con contenuti promozionali.
Cos'è il web marketing? In poche parole potremmo definirlo come il marketing tradizionale applicato ai canali web. Non solo, semplice, pubblicità su Internet dunque.